Premessa – Toby Regbo I MEDICI 3 (pt 5): oggi, le mie considerazioni sull’episodio 6.
“I Medici 3” – Ep. 6 (Parte prima)
Piero, il figlio maggiore di Lorenzo, vorrebbe lavorare alla banca di famiglia, ma il padre pensa sia ancora troppo giovane per certe responsabilità; peraltro, Clarice ricorda al marito che le difficoltà della banca persistono.
Savonarola predica contro il nuovo Papa che di fatto ha acquistato la sua carica con oro, mentre l’amore è l’unica moneta accettata da Cristo.
Ardinghelli e Spinelli, presenti alla predica, cercano di sfruttare a loro favore il messaggio: in opposizione ai Medici, sperano che favorisca il reincarico dei Priori. Savonarola precisa, però, di essere un uomo di fede, non di politica. I due ipotizzano, allora, un altro modo per raggiungere lo stesso scopo: chiedere un aggiornamento del catasto. Peruzzi osserva la scena!
La richiesta arriva al Consiglio dei Dieci e Lorenzo è favorevole, purché avvenga a fine anno, dopo il raccolto; Ardinghelli, dichiarando di non aver nulla da nascondere, insiste invece affinché abbia luogo subito.
“I Medici 3” – Ep. 6 (Parte seconda)
Lorenzo, Clarice e Bernardi concordano su due cose: il Papa dovrà pagare i soldi dovuti e, nel frattempo, nessuno dovrà vedere i registri della banca. Autorizzata dal marito, ad esprimersi apertamente davanti a Bernardi, Clarice parla anche del doppio registro istituito da Lucrezia (madre del Magnifico), in relazione al “monte delle doti”. La scoperta del furto comporterebbe la rovina dei Medici!
Peruzzi riferisce i suoi dubbi a Lorenzo: Ardinghelli e Spinelli forse vogliano sfruttare la popolarità del Savonarola, contro i Medici.
Il Magnifico, per rassicurarli, incarica dell’aggiornamento del catasto proprio Tommaso, che ne è lieto e accetta (ma uscendo, guarda anche Bernardi…).
E infatti… a Bernardi, che non è d’accordo sulla scelta, Lorenzo precisa che “Tommaso è onesto e le apparenze contano”.
Uscendo, con Clarice, per andare a parlare con Savonarola, Lorenzo incontra il figlio Piero con Tommaso.
In accordo con quest’ultimo, Piero gli chiede di poter collaborare all’operazione catasto e il padre acconsente. In realtà, Lorenzo non sembra dare molta importanza alla cosa; tutto sommato, sta già strumentalizzando anche il proprio figlio.
Anzi… dopo il dialogo con Savonarola, il Magnifico tranquillizza la moglie sul vero problema del momento: recuperare il denaro, per coprire gli ammanchi dei conti bancari.
Tommaso spiega a Piero, come sia indispensabile tenere i registri del catasto in ordine, affinché tutti paghino le tasse dovute. Poi lo incoraggia a fare le proprie scelte!
Ad Ardinghelli stupito, per la presenza di Piero, Tommaso precisa poi che I Medici di fatto sono cittadini di Firenze e quindi hanno il diritto di esserci.
“I Medici 3” – Ep. 6 (Parte terza)
Lorenzo ricorda a Bernardi che, senza il denaro dovuto dal Papa, la copertura degli ammanchi non sarà sufficiente.
A questo punto, il suo consigliere suggerisce di pretendere i soldi dovuti da Sarzana; lui stesso avanzerà richiesta in tal senso al proprio fratello (influente gonfaloniere della città).
Trattandosi di una città protetta dal Papa, probabilmente la risposta sarà però negativa; bisognerà, quindi, adottare una strategia per farla diventare positiva.
L’aggiornamento del catasto procede.
Clarice porta a Tommaso il registro dei conti dei Medici e tra loro due parlano della difficile situazione di Piero: “più ha successo il padre, più è difficile per il figlio” conclude Tommaso.
Subito dopo, Peruzzi procede col suo lavoro di verifica, proprio sul registro appena ricevuto.
Tornando a Clarice, in un incontro con Savonarola, lei gli chiarisce di aver aiutato il marito, nell’ambito della recente elezione del Papa (cosa che ovviamente, secondo il frate, non è cristianamente accettabile).
“I Medici 3” – Ep. 6 (Parte quarta)
Peruzzi porta il resoconto del catasto ad Ardinghelli e questi ironizza sul fatto che si tratti di “un lavoro infinito, di cui è responsabile un membro del consiglio di Lorenzo, assistito dal figlio di Lorenzo”.
Tommaso, però, precisa che la sua lealtà va al popolo di Firenze e che il lavoro è infinito perché bisogna ascoltare i timori di tutti.
Quando Ardinghelli lo invita a ricordare a Lorenzo che un tempo Firenze era una repubblica, di cui lo stesso Tommaso era un convinto difensore… Tommaso se ne va senza controbattere. E… successivamente, dialogando con Piero, ammette che in fondo Ardinghelli gli ha solo “ricordato qualcosa che si era permesso di dimenticare”.
Bernardi e Lorenzo continuano l’operazione di recupero dei fondi di Sarzana, sui rispettivi fronti: il primo chiedendo aiuto al fratello, il secondo chiedendo aiuto al duca di Milano.
Nel frattempo Tommaso: prima spiega a Piero cosa si intende per “monte delle doti”, poi procede al recupero diretto del relativo registro (e qui scopre che Bernardi aveva ordinato di impedirgli l’accesso al locale dei registri cittadini).
Peruzzi riferisce a Lorenzo che Bernardi sta derubando la città, ma Lorenzo specifica che se ne occuperà di persona al suo ritorno da Sarzana. Per tranquillizzare Tommaso, perplesso di fronte a questo suo modo di reagire, il Magnifico ipotizza anche un reinsediamento dei Priori.
A questo punto Lorenzo lascia Firenze diretto proprio a Sarzana, dove, grazie alle strategie messe in atto da lui e da Bernardi, i Medici ottengono la restituzione dei fondi dovuti (senza spargimento di sangue).
“I Medici 3” – Ep. 6 (Parte quinta)
Confrontando il registro della banca dei Medici, con quello del “monte delle doti”, Tommaso comprende chi sia il vero responsabile del furto. E… a Piero, che offre il proprio aiuto al fine di snellire il lavoro, specifica che in questo caso non è possibile!
Si reca poi da Savonarola, gli svela cosa purtroppo ha scoperto e chiede consiglio su come dovrebbe comportarsi. La risposta del frate è chiara: “Colui che sa come fare il bene e non lo fa… commette peccato; per quanto difficile sia, tu sai cosa va fatto!”.
Bernardi avverte Lorenzo, che Tommaso ha strappato le pagine incriminate ed ha la prova della sottrazione del denaro. Si offre anche di andare a spiegargli tutto, ma teme che lui non vorrà ascoltare ragioni. E se questo accadrà? Lorenzo non dice apertamente cosa Bernardi dovrebbe fare… ma di fatto dà il via libera alla soluzione del suo consigliere!
Dopo aver fatto l’elemosina ad una donna che lo ringrazia, Tommaso entra in casa e riprende le sue verifiche.
Una finestra si apre di colpo e lui guarda. Alle sue spalle viene inquadrato Bernardi, che è lì per riavere ciò che appartiene ai Medici, ma Tommaso avverte di voler svelare ai cittadini cosa ha fatto Lorenzo.
Visto che ancora non ha svelato nulla, Bruno lo invita a non ripetere l’errore del padre. Tommaso difende l’onestà paterna. Bernardi precisa che “l’onestà è una debolezza del carattere” e… lo butta giù dalla finestra! La mendicante di prima lo vede a terra.
L’episodio 6 si chiude in modo piuttosto articolato per la famiglia del Magnifico: Piero, ai fini delle sue scelte, pensa di non aver bisogno degli insegnamenti del padre (studierà con Tommaso); il Papa pagherà il dovuto a Firenze (che dovrà rinunciare a Sarzana); Bernardi parla di una “disgrazia accaduta” (a Tommaso); un frate informa il Savonarola della “morte di Peruzzi”.
Toby Regbo I MEDICI 3 – Personaggio e attore
Tommaso Peruzzi è doppiamente tradito da Lorenzo de Medici. Il Magnifico gli affida il compito di aggiornare il catasto, sfruttando la sua figura di uomo onesto, e addirittura permette al propio figlio maggiore di collaborare all’operazione.
Anche il comportamento di Clarice non è sempre lineare nei confronti di Peruzzi. Lei gli è grata per il suo ruolo a fianco di Piero, ma poi, pur sapendo cosa sta accadendo, sostanzialmente si schiera dalla parte del marito.
L’idealista Tommaso quasi si sente in colpa, quando si rende conto di aver perso di vista il suo principale valore di riferimento (la repubblica di Firenze). Poi, però, scopre che in fondo la realtà è ben diversa da come lui la vedeva (o voleva vederla),
Agire secondo coscienza: sarà la sua scelta finale. Una scelta che lo porterà alla morte!
Quello di Tommaso Peruzzi è un personaggio ideale (al punto da sembrare irreale), ma Toby Regbo lo interpreta in modo da farcelo sembrare reale. Gli eventi, che suo malgrado lo rendono protagonista e lo travolgono, di fatto coinvolgono lo spettatore. Ovviamente, anche per merito dell’attore!
Ciao, Carla!
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