Premessa – Toby Regbo I MEDICI 3 (pt 4): oggi, le mie considerazioni sull’episodio 5.
“I Medici 3” – Ep. 5 (Parte prima)
Lorenzo e Clarice vanno a Roma, per seguire la cerimonia relativa all’inizio della carriera ecclesiastica di Giulio e Giovanni, ma, soprattutto, per seguire l’elezione del nuovo Papa. L’obiettivo principale è infatti quello di influenzare, comprando voti, la scelta del momento; ovviamente, a scapito del candidato di Riario, che aspira al mantenimento della situazione precedente.
Nell’immagine, Peruzzi sta per incontrare Bernardi e sembra quasi rassegnato (come se sapesse già, ciò che lui sosterrà).
A Tommaso che lo richiama, per non aver partecipato alla riunione politica appena conclusa, Bruno risponde che sicuramente si è parlato solo del candidato al soglio pontificio, da sostenere. Tommaso conferma, ma aggiunge anche che sarà appoggiato il candidato voluto dai Medici, “come da istruzioni dello stesso Bernardi”.
“Non vi stancate mai di fare politica” commenta Tommaso e, facendosi portavoce del messaggio di Savonarola, ipotizza che l’elezione del Papa non abbia a che fare con la politica. Bruno, a sua volta, però precisa che nulla è più politico dell’elezione di un Papa.
Tommaso se ne va e “la sua espressione non ha bisogno di commenti”: il suo antagonista sembra avere la meglio. E questo, nella serie, sarà sempre più vero, specifico io!
“I Medici 3” – Ep. 5 (Parte seconda)
Nonostante il parere negativo dello zio Carlo, Lorenzo si attiva “economicamente”, per far sì che diventi Papa il cardinal Cibo: un suo candidato, che in futuro dovrà essergli riconoscente.
Nell’ambito delle lotte segrete per manovrare l’elezione del Papa, Riario scopre che sua moglie ha scoperto segreti scandalosi sui cardinali che dovranno votare e… pensa di sfruttarne il fascino. Naturalmente, a proprio favore!
Dopo un colloquio col cardinal Bianco, le mogli del Magnifico e Riario si incontrano. Se pur con metodi diversi, mirano allo stesso obiettivo: far sì che i singoli cardinali votino i candidati dei rispettivi mariti.
“I Medici 3” – Ep. 5 (Parte terza)
Vista l’elevata affluenza, Savonarola comincia a fare le sue prediche all’aperto. Tra coloro che lo ascoltano, c’è pure Peruzzi!
Ritenendo che il messaggio diffuso non sia innocuo, Bernardi incarica Nico (una persona di sua fiducia) di registrare le presenze più assidue.
Nico esegue e consegna a Bernardi l’elenco richiesto: anche quella di Tommaso risulta essere una presenza costante.
In risposta ad una specifica richiesta di Bernardi, Nico precisa “sono parole semplici, troppo per i miei gusti, o è pericolosamente ingenuo o pericolosamente furbo”; in ogni caso “pericoloso”, conclude Bernardi. Una conclusione che, secondo lui, ben si addice anche al ruolo di Tommaso.
“I Medici 3” – Ep. 5 (Parte quarta)
Tornando alla scelta del futuro Papa, purtroppo per i Medici, anche il cardinal Orsini (parente di Clarice) si schiera a favore del candidato di Riario, e Lorenzo non vede più prospettive per il suo progetto.
Accade però qualcosa di imprevisto: la moglie di Riario fa rapire la moglie di Lorenzo, ma non per farle del male. Anzi, le fornisce le informazioni segrete, utili a ricattare i cardinali elettori. Insomma, scatta una vera complicità tra donne, che mirano a far valere il proprio ruolo di donne (in una società sostanzialmente maschilista).
Clarice svela a Lorenzo le difficoltà in cui si trova la banca dei Medici, soprattutto, dopo che tutti i soldi sono stati usati per sostenere il candidato papale. Lorenzo, però, la tranquillizza: la cosa è servita per salvare Firenze e, comunque, il futuro Papa dovrà restituire “il denaro ricevuto”.
Il cardinal Cibo vince, diventa Papa!
Riario è in difficoltà: i soldati non gli ubbidiscono più e la moglie si schiera apertamente contro di lui, non permettendogli di rientrare in casa. Tenta di fuggire, ma Lorenzo lo raggiunge e lo uccide. Sarà proprio Giulio (il figlio del fratello di Lorenzo, ucciso durante la congiura dei Pazzi) a dargli l’estrema unzione, dopo aver visto chi ha ucciso il responsabile della morte della madre.
Lo zio Carlo contesta al nipote Lorenzo l’uso del ricatto e dell’omicidio, per raggiungere il proprio scopo. Lorenzo, però, è soddisfatto del risultato finale: la vittoria ottenuta comporterà la pace per l’Italia.
Le cose non vanno come Lorenzo aveva previsto. In occasione della prima udienza papale, il Papa eletto precisa subito quale sarà la sua nuova rotta: priorità ai problemi di Roma, non alla banca dei Medici (certamente ricca), fine del discorso.
Lorenzo accetta (subisce) e bacia la mano al Santo Padre.
Mentre se ne va, di fatto, è sconvolto. Scendendo le scale perde l’equilibrio e deve appoggiarsi. Questa volta “nonostante i mezzi, il vero fine non è stato raggiunto”.
Toby Regbo I MEDICI 3 – Personaggio e attore
Il personaggio di Tommaso Peruzzi è sempre più correlato a quello di Bruno Bernardi. Eticamente positivo il primo, decisamente più realistico il secondo, come in precedenza rappresentano entrambi la coscienza di Lorenzo de Medici. In questo episodio, però, si direbbe che “vivano di vita propria”, cioè che il contrasto tra di loro sia “effettivo”: non solo, quindi, una rappresentazione dei pensieri del Magnifico sulla realtà del momento.
Una precisazione: entrambi sono assolutamente convinti delle proprie idee e, quindi, non concordano per niente con quelle dell’altro. La differenza tra i due, però, diventa sempre più evidente: Tommaso non crede che discutere serva a chiarirsi e prosegue per la sua strada di uomo “giusto” (forse ingenuo); Bruno individua nell’altro un pericolo e si attiva per toglierlo di mezzo.
Quanto all’interpretazione dell’attore (che qui ci interessa): il personaggio di Tommaso Peruzzi è perfetto per Toby Regbo. Prima di scrivere questo articolo, ho rivisto l’episodio e… questa è la mia sintesi: ogni fotogramma, un’espressione! Sono certa che anche la recitazione diretta (in inglese) sarà buona; ma, in questo caso, le battute quasi passano in secondo piano.
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Ciao, Carla!
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